sabato 8 ottobre 2011

La Cura nei contesti educativi

Stella stellina,
la notte si avvicina,
la fiamma traballa,
la mucca è nella stalla,
la mucca ha il suo vitello,
la pecora l'agnello,
la chioccia ha il suo pulcino,
la mamma il suo bambino,
si spegne la fiamma
e tutti fan la nanna,
sul cuore della mamma.

Con la parola ‘cura’ si intendono quei gesti quotidiani e pratiche educative relative al bambino, sia per quanto riguarda gli aspetti fisici che emotivi. Le attività di cura son ben presenti durante la routine quotidiana e sono ad esempio il pasto,il cambio e il sonno. Uno dei momenti che va più curato è sicuramente quello dell’addormentamento, poiché ogni bambino deve affrontare questo passaggio quotidiano insieme ad altri bambini, quando solitamente, invece,  si troverebbe nell’intimità di casa e a contatto con la madre. 

http://www.tuttomamma.com/ninna-nanne-per-bambini/16712/
A proposito dell’addormentamento, mi piacerebbe parlarvi di uno dei progetti che ho letto nel libro 'Di Cultura in Culture' scritto da Bolognesi, Di Rienzo, Lorenzini, Pileri.  Questo progetto è stato realizzato nell’asilo nido Panda di Bologna, sotto il titolo di ‘Ninna Nanne e Filastrocche…din don cavallon’. Le educatrici hanno osservato alcuni genitori o parenti accompagnare al sonno il proprio bambino e ciò ha permesso loro di cogliere come ciascuno di loro seguisse, nel farlo, modalità differenti, caratterizzati da particolari atteggiamenti; alcuni battevano il piede per terra in modo ritmico, altri davano, con la mano, delle lievi ‘pacchette’  sul sedere o sulla schiena e altri ancora accarezzavano i bimbi in parti differenti del corpo. Spesso, questi atteggiamenti erano accompagnati da ninna nanne. Questi rituali sono presenti, in genere, in ogni relazione genitore-bambino e la loro ripetitività rafforza il legame reciproco creando attese e abitudini condivise, che producono fiducia e sicurezza nei bambini. I genitori, nonni, zii hanno insegnato alle educatrici le ninna nanne che solitamente cantavano ai propri figli o nipoti e, inoltre, le hanno proposte ai bimbi della sezione, in alcune occasioni. Successivamente, le educatrici hanno riproposto gli stessi gesti, parole e melodie, creando, così, una sorta di circolarità di esperienze tra casa e famiglia che ha offerto ai bambini la possibilità di sperimentare somiglianze e differenze tra la propria esperienza quotidiana e quella dei compagni.

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