giovedì 27 ottobre 2011

Filastrocche e....Letteratura!

Tra i migliori scrittori per ragazzi del XX secolo c'è sicuramente Gianni Rodari, il quale nasce il 23 ottobre 1920 a Omegna sul Lago d'Orta. Non voglio tanto soffermarmi sulla biografia di Rodari, ma piuttosto sulle sue opere riguardanti l'infanzia e la giovinezza.

Comincia a scrivere racconti per ragazzi negli anni 50, periodo in cui pubblica Il libro delle filastrocche ed  Il romanzo di Cipollino, che fu ristampato successivamente col titolo di Le avventure di Cipollino.Gli anni della scrittura per l'infanzia e della notorietà vera e proprio sono quelli dal 1960 in poi. Inizia a pubblicare per una prestigiosa casa editrice,l'Einaudi e la sua fama si diffonde in tutta Italia. Il primo libro che esce con la nuova casa editrice è Filastrocca in cielo ed in terra nel 1959.


Le avventure di Cipollino  


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Questo romanzo parla appunto delle avventure di Cipollino, un ragazzo che, non potendo andare a scuola, quella vera, va alla scuola del mondo, cercando di capire dove sta il male e dove il bene. Ma non avrà bisogno di molto tempo per vedere che il male sta tutto dalla parte del Principe Limone e dei suoi manutengoli, come il Cavalier Pomodoro. Mentre chi ne soffre sono mastro Uvetta, la sora Zucca, Pirro Porro, ecc. E niente diverte di più i ragazzi che seguire le strabilianti astuzie con cui Cipollino combatte e vince la superbia del Principe Limone e alla fine fonda una Repubblica. In questo fantasioso mondo di verdura i «piccoli» finiscono sempre per aver ragione.

Filastrocca in cielo ed in terra.
Voglio presentarvi l'ultima filastrocca di questa sua importante opera:

L'ERRORE DI UN PULCINO               
C'era una volta un pulcino                                            
che non sapeva di essere un pulcino.
Forse, - pensava, -
sono un elefante,
forse un pellicano.
Che ci sarebbe di strano?
Un asino non sono
perché non raglio.
Se fossi un cane
avrei il guinzaglio.
Non vado per mare,
dunque
non sono un ammiraglio .
Ma che sarà mai?
Pozza, bella pozza ,
dimmelo tu, se lo sai".
E si specchiò.
Ma quel che vide molto lo indignò.
- Un pulcino? Non è una cosa seria!
E zampettando l' acqua intorbidò
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per castigarla della sua cattiveria.

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